All’origine c’era il Caos
Un denso agglomerato di Materia, buia, umida, pesante e inerme. Poi, mossa dal vento, la Terra si aprì e da lì uscì del fuoco, che tutto invase. Infine dal cielo piovve, e quando la pioggia cessò una luce pervase tutto, e arrivò la pace.

Così come origina l’Universo allo stesso modo nascono e si evolvono le condizioni della nostra mente umana così definite:
Tamas: è lo stato primordiale di inerzia e passività: è freddo, buio e resiste al cambiamento. Tamas rappresenta lo stato di una mente dormiente, non consapevole e intrisa di Avidyā, quello stato di ignoranza intesa come mancata conoscenza che genera dukha – sofferenza. Una mente tamasica è confusa, depressa e inerme. E’ una mente che tende al pensiero negativo e al perpetuarsi di queste condizioni. E’ difficile muoversi da questo stato di torpore ma la spinta all’evoluzione è insita nella natura di ogni essere per cui la mente tende a lottare per risvegliarsi; questa condizione iniziale di risveglio può avvenire sotto la spinta di una emozione o di una passione. La passione ci risveglia dalla pigrizia e vince la condizione di staticità insita in Tamas.
Così nasce Rajas.
Con Rajas si parla infatti di movimento e di energia, il pensiero non è ancora limpido, ma è attivo. Rajas è caldo, dinamico e passionale. Una mente Rajasica è una mente creativa ma inquieta, ancora acerba e in cerca di riconoscimento, una mente che si muove e che lotta per non ricadere nel buio Tamasico. Rajas rappresenta uno stato di risveglio ma di non integrazione, desidera esprimersi ma non ha nè controllo nè maturità, può inoltre rappresentare l’umana condizione di ricerca e di affermazione del sè.
Infine, come è stato per Rajas, la ricerca e sforzo continuato creano le condizioni per il cambiamento e ci conducono verso l’ultimo e il più puro dei principi:
Sattva , la condizione di Armonia. Qui abbiamo aperto i nostri occhi e camminiamo, consapevoli, nel nostro percorso spirituale. Un essere sattvico è un essere che vive nel Dharma in una condizione di armonia con l’Universo. La condizione di armonia con se stessi crea quindi la possibilità di essere in armonia con l’Universo, poichè l’uno è insito nell’altro ( così Atman il sè individuale- non può essere separato da Brahman il sè Cosmico). La legge del Karma guida questo percorso. Sattva è luce, purezza, intelligenza e pace. Sattva rappresenta la possibilità per l’essere umano di riconoscere se stesso come essere luminoso ed integrato. Sattva è maturità, saggezza, rivelazione, conoscenza e consapevolezza del sè. Con Sattva raggiungiamo sukha, la felicità.



«In verità, in principio, vi era, unica, questa oscurità (tamas). Essa era nel Supremo (Brahmā). Quella, indotta dal Supremo, si mosse verso la diversità (viṣama). Quella formatura, invero, è il rajas. Quel rajas, certamente, stimolato, si mosse verso la diversità. Questa, invero, è la forma-natura del sattva.»
Maitrī Upaniṣad V, 2
Potremmo immaginare quindi queste qualità come delle condizioni mutevoli di tutta la Natura. Da ciò che piu tangibilmente ci circonda, tutta la Materia, alle caratteristiche della mente umana.
Mutevoli poichè pur essendo descritte all’interno di un percorso evolutivo, sono sempre presenti simultaneamente al nostro interno e all’interno dell’Universo, oscillando e trasformandosi l’una nell’altra alla ricerca di equilibrio.
Tutte le cose dell’Universo sono perciò permeate da questa qualità o Guna ( leganti) che definiscono la base per tutta la Materia- chiamata Prakriti. Dal loro combinarsi dipende l’evoluzione cosmica e della nostra coscienza, proprio perchè non possiamo separare Cosmo da Individuo.
Da queste 3 principi, o meglio in questi 3 principi risiedono e si manifestano i 5 elementi che compongono ogni essere:
La Terra, L’ Acqua, il Fuoco, L’Aria e l’ Etere.

- Tamas – Acqua e Terra
- Rajas – Aria e Fuoco
- Sattva – Etere, Aria, Fuoco e Acqua
Dai 5 elementi deriveranno i 3 dosha, le sostanze vitali su cui si basa tutta la scienza Ayurvedica.
molto bello e chiaro.Complimenti
"Mi piace""Mi piace"